Sorico, dopo gli incendi, nel Consorzio forestale Lario Ceresio?
SORICO. A distanza di quattro mesi dall'incendio di vastissime proporzioni che, partito da Albonico, era giunto fino alla Valchiavenna, l'interrogativo più importante è quello della ricostruzione. In un'assemblea tenutasi coi proprietari dei terreni coinvolti dall'incendio, realizzata grazie alla Comunità Montana, al Consorzio forestale Lario Ceresio, al Comune di Sorico e a Regione Lombardia (con il consigliere sorichese Gigliola Spelzini) sono state esposte una serie di ipotesi per ripristinare il territorio boschivo.
A prendere subito la parola il direttore del Consorzio, Davide Beccarelli: "Il tempo, in questo caso, è un fattore determinate. A terra sono rimasti alberi, rami e materiale sparso che possono avere un valore di mercato se utilizzato subito. Tutto il materiale, se lasciato ancora nel sottobosco, va a degradarsi ulteriormente e a perdere valore. Al più presto occorre chiamare un'impresa che possa rimuovere, trasportare e cedere agli interessati quanto è rimasto".
Conferendo ogni appezzamento dell'area coinvolta, di qualsiasi dimensione, i proprietari potranno far sì che vengano effettuate delle operazioni mirate di ripiantumazione e riqualificazione.
Il presidente del Consorzio, Mauro Robba, ha poi aggiunto, sempre al "Centrovalle": "Nell'incontro si sono delineati gli scenari futuri, le ipotesi di ricostruzione e le modalità di attuazione delle stesse. Abbiamo spiegato la possibilità del conferimento ai circa 40 proprietari presenti, quanto mantiene inalterata la proprietà: è un istituto che permetterebbe al Consorzio di agire in rappresentanza di tutti e di poter accedere ai bandi, regionali e non. Oltre a questo, gli uffici stanno lavorando per la stima dei danni, sulla base della quale potremo chiedere dei finanziamenti".
"Ho già attivato il percorso, l'iter burocratico per far sì che Sorico entri a far parte del Consorzio. Il procedimento ha preso il via, sarà poi compito dell'amministrazione entrante avvallarlo e proseguire, se rientra nelle sue intenzioni" ha poi affermato il Commissario prefettizio di Sorico, Michele Giacomino, alla medesima testata. Il Comune dell'Alto Lago era rimasto escluso dal Consorzio in quanto l'area boschiva era stata considerata di dimensioni limitate; tuttavia, dopo il grave accaduto che ha consumato e raso al suolo quasi 1000 ettari di terreno, il paese dovrebbe entrarvi di diritto. L'iter si trova già in fase avanzata.
Il Consorzio
Nella primavera del 2002 tra la Comunità Montana Lario Intelvese e gran parte dei comuni che ne fanno parte è stato costituito il Consorzio Forestale Lario Intelvese, una forma di associazionismo tra enti pubblici, proprietari e conduttori forestali che ha lo scopo di rilanciare nel nostro territorio attività e servizi a tutela del patrimonio forestale e delle molteplici funzioni protettive, ricreative e produttive proprie dal bosco.
Il ridimensionato ruolo del bosco, quale fonte integrativa di reddito, e la parcellizzazione patologica della proprietà, rappresentano un forte ostacolo per un’organica gestione delle aree forestali anche nel nostro territorio.
Tali considerazioni e il sostegno della Regione Lombardia a queste forme associative hanno spinto la Comunità Montana a costituire il Consorzio Forestale come importante strumento operativo a disposizione dei comuni per la gestione delle rispettive proprietà silvo-pastorali.
Le strategie d'intervento del Consorzio Forestale tendono ad azioni che non si limitano ad attivare risorse economiche e finanziarie per garantire la sopravvivenza del territorio. In altri termini si opera per programmare una serie d’interventi coordinati volti a dotare il comparto agro-silvo-pastorale e ambientale dei requisiti necessari affinché possa tornare a svolgere un proprio ruolo positivo all’interno del sistema insediativo territoriale.
L'attività operativa del Consorzio rappresenta uno stimolo, sia economico sia culturale, per il rilancio del settore primario della valle.
Un altro obiettivo del progetto consiste nel creare nuove opportunità occupazionali in campo ambientale. Il consorzio ha quindi lo scopo di promuovere lo sviluppo dell’attività agrosilvopastorale la gestione delle risorse ambientali e territoriali conferite dei soci.
Il Consiglio di Amministrazione è composto da cinque membri, di cui uno di diritto come rappresentante della Comunità Montana Lario Intelvese, eletti in seno all’Assemblea che ne individua i componenti tra i Consorziati stessi. Dura in carica cinque anni.
Il Consiglio di Amministrazione ha tutti i poteri per amministrare il Consorzio, esclusi quelli che per legge o per statuto sono demandati al presidente o all’Assemblea generale dei Consorziati.
In particolare al Consiglio di amministrazione, oltre ad eleggere nel proprio ambito il presidente ed il vice presidente, predispone i bilanci di previsione annuale e triennale, nonché il bilancio consuntivo annuale da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea; delibera sulla stipulazione di contratti per l’esecuzione di opere, la fornitura di servizi e la prestazione di opere intellettuali e l’assunzione del personale tecnico, amministrativo, d’ordine e di sorveglianza; delibera le convenzioni necessarie al raggiungimento delle finalità statutarie; approva i progetti redatti dal direttore o da altri incaricati.
Il Consorzio Forestale svolge la sua attività prevalentemente sul patrimonio conferito in gestione. Chiunque, soggetto pubblico o privato, socio o non socio, può conferire terreni boscati di proprietà perché vengano gestiti dal Consorzio secondo un piano di lavoro concordato.
La nuova direttiva regionale di riconoscimento dei consorzi forestali prevede che possano essere conferite ai consorzi, oltre alle le superfici boscate e pascolive, i fabbricati rurali, i valletti del reticolo minore, la sentieristica e la viabilità agro-silvo-pastorale.
Il patrimonio è conferito solitamente attraverso la stipula di convenzioni che stabiliscono le attività di gestione conferite e le risorse a disposizione per la realizzazione delle attività previste.
La superficie agro forestale attualmente conferita al Consorzio Forestale Lario Intelvese è complessivamente di 2.897,02 ettari.
articolo del 13.04.2019, ore 19:55
riferimenti dal "Centrovalle"
A prendere subito la parola il direttore del Consorzio, Davide Beccarelli: "Il tempo, in questo caso, è un fattore determinate. A terra sono rimasti alberi, rami e materiale sparso che possono avere un valore di mercato se utilizzato subito. Tutto il materiale, se lasciato ancora nel sottobosco, va a degradarsi ulteriormente e a perdere valore. Al più presto occorre chiamare un'impresa che possa rimuovere, trasportare e cedere agli interessati quanto è rimasto".
Conferendo ogni appezzamento dell'area coinvolta, di qualsiasi dimensione, i proprietari potranno far sì che vengano effettuate delle operazioni mirate di ripiantumazione e riqualificazione.
Il presidente del Consorzio, Mauro Robba, ha poi aggiunto, sempre al "Centrovalle": "Nell'incontro si sono delineati gli scenari futuri, le ipotesi di ricostruzione e le modalità di attuazione delle stesse. Abbiamo spiegato la possibilità del conferimento ai circa 40 proprietari presenti, quanto mantiene inalterata la proprietà: è un istituto che permetterebbe al Consorzio di agire in rappresentanza di tutti e di poter accedere ai bandi, regionali e non. Oltre a questo, gli uffici stanno lavorando per la stima dei danni, sulla base della quale potremo chiedere dei finanziamenti".
"Ho già attivato il percorso, l'iter burocratico per far sì che Sorico entri a far parte del Consorzio. Il procedimento ha preso il via, sarà poi compito dell'amministrazione entrante avvallarlo e proseguire, se rientra nelle sue intenzioni" ha poi affermato il Commissario prefettizio di Sorico, Michele Giacomino, alla medesima testata. Il Comune dell'Alto Lago era rimasto escluso dal Consorzio in quanto l'area boschiva era stata considerata di dimensioni limitate; tuttavia, dopo il grave accaduto che ha consumato e raso al suolo quasi 1000 ettari di terreno, il paese dovrebbe entrarvi di diritto. L'iter si trova già in fase avanzata.
Il Consorzio
Nella primavera del 2002 tra la Comunità Montana Lario Intelvese e gran parte dei comuni che ne fanno parte è stato costituito il Consorzio Forestale Lario Intelvese, una forma di associazionismo tra enti pubblici, proprietari e conduttori forestali che ha lo scopo di rilanciare nel nostro territorio attività e servizi a tutela del patrimonio forestale e delle molteplici funzioni protettive, ricreative e produttive proprie dal bosco.
Il ridimensionato ruolo del bosco, quale fonte integrativa di reddito, e la parcellizzazione patologica della proprietà, rappresentano un forte ostacolo per un’organica gestione delle aree forestali anche nel nostro territorio.
Tali considerazioni e il sostegno della Regione Lombardia a queste forme associative hanno spinto la Comunità Montana a costituire il Consorzio Forestale come importante strumento operativo a disposizione dei comuni per la gestione delle rispettive proprietà silvo-pastorali.
Le strategie d'intervento del Consorzio Forestale tendono ad azioni che non si limitano ad attivare risorse economiche e finanziarie per garantire la sopravvivenza del territorio. In altri termini si opera per programmare una serie d’interventi coordinati volti a dotare il comparto agro-silvo-pastorale e ambientale dei requisiti necessari affinché possa tornare a svolgere un proprio ruolo positivo all’interno del sistema insediativo territoriale.
L'attività operativa del Consorzio rappresenta uno stimolo, sia economico sia culturale, per il rilancio del settore primario della valle.
Un altro obiettivo del progetto consiste nel creare nuove opportunità occupazionali in campo ambientale. Il consorzio ha quindi lo scopo di promuovere lo sviluppo dell’attività agrosilvopastorale la gestione delle risorse ambientali e territoriali conferite dei soci.
Il Consiglio di Amministrazione è composto da cinque membri, di cui uno di diritto come rappresentante della Comunità Montana Lario Intelvese, eletti in seno all’Assemblea che ne individua i componenti tra i Consorziati stessi. Dura in carica cinque anni.
Il Consiglio di Amministrazione ha tutti i poteri per amministrare il Consorzio, esclusi quelli che per legge o per statuto sono demandati al presidente o all’Assemblea generale dei Consorziati.
In particolare al Consiglio di amministrazione, oltre ad eleggere nel proprio ambito il presidente ed il vice presidente, predispone i bilanci di previsione annuale e triennale, nonché il bilancio consuntivo annuale da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea; delibera sulla stipulazione di contratti per l’esecuzione di opere, la fornitura di servizi e la prestazione di opere intellettuali e l’assunzione del personale tecnico, amministrativo, d’ordine e di sorveglianza; delibera le convenzioni necessarie al raggiungimento delle finalità statutarie; approva i progetti redatti dal direttore o da altri incaricati.
Il Consorzio Forestale svolge la sua attività prevalentemente sul patrimonio conferito in gestione. Chiunque, soggetto pubblico o privato, socio o non socio, può conferire terreni boscati di proprietà perché vengano gestiti dal Consorzio secondo un piano di lavoro concordato.
La nuova direttiva regionale di riconoscimento dei consorzi forestali prevede che possano essere conferite ai consorzi, oltre alle le superfici boscate e pascolive, i fabbricati rurali, i valletti del reticolo minore, la sentieristica e la viabilità agro-silvo-pastorale.
Il patrimonio è conferito solitamente attraverso la stipula di convenzioni che stabiliscono le attività di gestione conferite e le risorse a disposizione per la realizzazione delle attività previste.
La superficie agro forestale attualmente conferita al Consorzio Forestale Lario Intelvese è complessivamente di 2.897,02 ettari.
articolo del 13.04.2019, ore 19:55
riferimenti dal "Centrovalle"