Treni, ritardi fino a 2 ore sulla Milano-Tirano
Nemmeno il tempo di proseguire il discorso sulla parziale chiusura estiva della biglietteria di Colico, tornano i disagi in linea.
A causa di un guasto a un treno tra le stazioni di Varenna e Lierna, nel pomeriggio di oggi, mercoledì 26 giugno 2019, il traffico risulta fortemente rallentato. I ritardi raggiungono i 90 minuti, ma non mancano cancellazioni e limitazioni di percorso.
"Si consiglia ai Viaggiatori da MILANO CENTRALE di raggiungere la stazione di MILANO PORTA GARIBALDI e di raggiungere la stazione di LECCO con i treni S8 in partenza ai minuti 22 e 52 di ogni ora. Da Lecco a Tirano seguire le indicazioni a monitor e in stazione per i treni in partenza su SONDRIO /TIRANO“ spiega la compagnia ferroviaria.
Tutti gli aggiornamenti
Il treno 2569 (TIRANO 13:08 - MILANO CENTRALE 15:40) viaggia con 13 minuti di ritardo per un guasto ad un altro treno della direttrice che ne ha rallentato la corsa.
Il treno 2567 (TIRANO 12:08 - MILANO CENTRALE 14:40) è rimasto fermo per consentire operazioni di recupero di un altro treno fermo in linea. Fermate straordinarie assegnate al treno 2565 che lo precede in linea. Viaggia con 62 minuti di ritardo.
Il treno 5276 (LECCO 14:15 - SONDRIO 16:10) viaggia con 26 minuti di ritardo per le ripercussioni di un guasto di un altro treno, che ha rallentato la circolazione ferroviaria della direttrice.
Il treno 2565 (TIRANO 11:08 - MILANO CENTRALE 13:40) sta viaggiando con 113 minuti di ritardo per un guasto a un altro treno della linea; oggi effettua fermata straordinaria a Olcio, Lierna, Abbadia Lariana, Mandello del Lario e Fiumelatte. Termina il viaggio nella stazione di LECCO.
La nota di Trenord
Il treno 5265 (Colico 11.37-Lecco 12.45) - un vecchissimo convoglio Ale582 - ha avuto un guasto fra Varenna Esino e Lierna, dove la linea è a binario unico.
Per consentire le operazioni di recupero del treno, le corse sulla linea Milano-Tirano hanno registrato ritardi medi di 60 minuti, limitazioni di percorso, cancellazioni.
Il treno 2565 (Tirano 11.08-Milano Centrale 13.40) è rimasto fermo a Varenna; dopo la ripartenza ha effettuato fermate straordinarie a Fiumelatte, Lierna, Olcio, Mandello del Lario, Abbadia Lariana e ha terminato la corsa a Lecco.
Tramite l’App Trenord e il sito web si è consigliato ai viaggiatori di raggiungere la stazione di Milano Porta Garibaldi e di recarsi a Lecco con i treni della linea S8, in partenza ai minuti 22 e 52 di ogni ora. Da Lecco a Tirano i viaggiatori hanno potuto seguire le indicazioni a monitor e in stazione per i treni in partenza verso Sondrio/Tirano.
Disagi anche sul "fronte" aria condizionata
“Ho chiesto a Trenord di intervenire per tutelare i pendolari. Le temperature di questi giorni sono inusuali, ma la società deve mettere in campo ogni azione possibile per limitare i disagi”. Così ha affermato l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi.
“I disservizi vanno assolutamente contenuti e Trenord deve fare uno sforzo supplementare in questa direzione – prosegue -. Ricordo che Trenord è una società al 50% tra Ferrovie Nord Milano (afferente a Regione Lombardia) e Trenitalia (Ferrovie dello Stato e quindi Stato e quindi Governo). Ebbene, negli ultimi dieci anni la Regione ha investito 3 miliardi in Trenord (uno su tutti l’acquisto di 176 nuovi treni per 1,6 miliardi di costo) mentre Trenitalia ha messo solo 170 milioni di euro. Mi riferisco agli anni appena passati. Quelli in cui le Ferrovie dello Stato sono state gestite da manager di area renziana che si sono dimostrati indisponibili a investire sul servizio lombardo. Il risultato è che la flotta conferita da Trenitalia ha 32 anni (con punte di 45 anni!) di media, mentre quella conferita da Fnm – Regione Lombardia 9 anni. Basterebbe questo per descrivere il contesto in cui ci troviamo ad agire”.
L’assessore Terzi, tuttavia, continua: “Dalla collaborazione per la cessione di alcuni treni alla definizione del programma di investimenti sulla rete. Però è chiaro che il servizio ferroviario lombardo, pur in miglioramento, sconta un lungo periodo di mancati investimenti da parte dei precedenti Governi centrali. I treni nuovi arriveranno progressivamente a partire da novembre 2019. E sarà solo grazie agli sforzi economici di Regione Lombardia, non certo di chi ora fa propaganda sulla pelle dei pendolari”.
Ha parlato anche Antonio Gilardi (Partito democratico): "Quello che i pendolari stanno vivendo in questi giorni è una Via Crucis senza precedenti, ma ahinoi, immaginabile ed annunciata. È la conseguenza di anni di disinteresse e di gestione dilettantistica del servizio ferroviario in Lombardia.Manutenzioni straordinarie inesistenti, manutenzioni ordinarie realizzate con la sostituzione di pezzi di treno in disuso. Ma questo è solo il problema superficiale, il nocciolo della questione è la mancanza di una programmazione e di una visione negli ultimi vent'anni.
Per farla semplice è come se in una famiglia numerosa ci fossero 5 autovetture comprate nello stesso anno, è logico che dopo vent'anni, se non è stato fatto un piano di sostituzione, ci si trovi con le 5 stesse macchine ormai alla frutta e non avendo i soldi per la loro sostituzione si tamponi con continui passaggi dal meccanico. Ergo, soldi buttati per continuare ad avere guasti quotidiani.
Per rispetto dei pendolari la Regione e l'Assessore Terzi prendano una volta per tutte atto della loro inadeguatezza ed incapacità e non si celino dietro ad imbarazzanti scuse quali il caldo o il freddo eccessivo, o scarichino la colpa su altri, visto che è oltre vent’anni che gli stessi colori governano la Regione".
articolo del 26.06.2019, ore 15:45
A causa di un guasto a un treno tra le stazioni di Varenna e Lierna, nel pomeriggio di oggi, mercoledì 26 giugno 2019, il traffico risulta fortemente rallentato. I ritardi raggiungono i 90 minuti, ma non mancano cancellazioni e limitazioni di percorso.
"Si consiglia ai Viaggiatori da MILANO CENTRALE di raggiungere la stazione di MILANO PORTA GARIBALDI e di raggiungere la stazione di LECCO con i treni S8 in partenza ai minuti 22 e 52 di ogni ora. Da Lecco a Tirano seguire le indicazioni a monitor e in stazione per i treni in partenza su SONDRIO /TIRANO“ spiega la compagnia ferroviaria.
Tutti gli aggiornamenti
Il treno 2569 (TIRANO 13:08 - MILANO CENTRALE 15:40) viaggia con 13 minuti di ritardo per un guasto ad un altro treno della direttrice che ne ha rallentato la corsa.
Il treno 2567 (TIRANO 12:08 - MILANO CENTRALE 14:40) è rimasto fermo per consentire operazioni di recupero di un altro treno fermo in linea. Fermate straordinarie assegnate al treno 2565 che lo precede in linea. Viaggia con 62 minuti di ritardo.
Il treno 5276 (LECCO 14:15 - SONDRIO 16:10) viaggia con 26 minuti di ritardo per le ripercussioni di un guasto di un altro treno, che ha rallentato la circolazione ferroviaria della direttrice.
Il treno 2565 (TIRANO 11:08 - MILANO CENTRALE 13:40) sta viaggiando con 113 minuti di ritardo per un guasto a un altro treno della linea; oggi effettua fermata straordinaria a Olcio, Lierna, Abbadia Lariana, Mandello del Lario e Fiumelatte. Termina il viaggio nella stazione di LECCO.
La nota di Trenord
Il treno 5265 (Colico 11.37-Lecco 12.45) - un vecchissimo convoglio Ale582 - ha avuto un guasto fra Varenna Esino e Lierna, dove la linea è a binario unico.
Per consentire le operazioni di recupero del treno, le corse sulla linea Milano-Tirano hanno registrato ritardi medi di 60 minuti, limitazioni di percorso, cancellazioni.
Il treno 2565 (Tirano 11.08-Milano Centrale 13.40) è rimasto fermo a Varenna; dopo la ripartenza ha effettuato fermate straordinarie a Fiumelatte, Lierna, Olcio, Mandello del Lario, Abbadia Lariana e ha terminato la corsa a Lecco.
Tramite l’App Trenord e il sito web si è consigliato ai viaggiatori di raggiungere la stazione di Milano Porta Garibaldi e di recarsi a Lecco con i treni della linea S8, in partenza ai minuti 22 e 52 di ogni ora. Da Lecco a Tirano i viaggiatori hanno potuto seguire le indicazioni a monitor e in stazione per i treni in partenza verso Sondrio/Tirano.
Disagi anche sul "fronte" aria condizionata
“Ho chiesto a Trenord di intervenire per tutelare i pendolari. Le temperature di questi giorni sono inusuali, ma la società deve mettere in campo ogni azione possibile per limitare i disagi”. Così ha affermato l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi.
“I disservizi vanno assolutamente contenuti e Trenord deve fare uno sforzo supplementare in questa direzione – prosegue -. Ricordo che Trenord è una società al 50% tra Ferrovie Nord Milano (afferente a Regione Lombardia) e Trenitalia (Ferrovie dello Stato e quindi Stato e quindi Governo). Ebbene, negli ultimi dieci anni la Regione ha investito 3 miliardi in Trenord (uno su tutti l’acquisto di 176 nuovi treni per 1,6 miliardi di costo) mentre Trenitalia ha messo solo 170 milioni di euro. Mi riferisco agli anni appena passati. Quelli in cui le Ferrovie dello Stato sono state gestite da manager di area renziana che si sono dimostrati indisponibili a investire sul servizio lombardo. Il risultato è che la flotta conferita da Trenitalia ha 32 anni (con punte di 45 anni!) di media, mentre quella conferita da Fnm – Regione Lombardia 9 anni. Basterebbe questo per descrivere il contesto in cui ci troviamo ad agire”.
L’assessore Terzi, tuttavia, continua: “Dalla collaborazione per la cessione di alcuni treni alla definizione del programma di investimenti sulla rete. Però è chiaro che il servizio ferroviario lombardo, pur in miglioramento, sconta un lungo periodo di mancati investimenti da parte dei precedenti Governi centrali. I treni nuovi arriveranno progressivamente a partire da novembre 2019. E sarà solo grazie agli sforzi economici di Regione Lombardia, non certo di chi ora fa propaganda sulla pelle dei pendolari”.
Ha parlato anche Antonio Gilardi (Partito democratico): "Quello che i pendolari stanno vivendo in questi giorni è una Via Crucis senza precedenti, ma ahinoi, immaginabile ed annunciata. È la conseguenza di anni di disinteresse e di gestione dilettantistica del servizio ferroviario in Lombardia.Manutenzioni straordinarie inesistenti, manutenzioni ordinarie realizzate con la sostituzione di pezzi di treno in disuso. Ma questo è solo il problema superficiale, il nocciolo della questione è la mancanza di una programmazione e di una visione negli ultimi vent'anni.
Per farla semplice è come se in una famiglia numerosa ci fossero 5 autovetture comprate nello stesso anno, è logico che dopo vent'anni, se non è stato fatto un piano di sostituzione, ci si trovi con le 5 stesse macchine ormai alla frutta e non avendo i soldi per la loro sostituzione si tamponi con continui passaggi dal meccanico. Ergo, soldi buttati per continuare ad avere guasti quotidiani.
Per rispetto dei pendolari la Regione e l'Assessore Terzi prendano una volta per tutte atto della loro inadeguatezza ed incapacità e non si celino dietro ad imbarazzanti scuse quali il caldo o il freddo eccessivo, o scarichino la colpa su altri, visto che è oltre vent’anni che gli stessi colori governano la Regione".
articolo del 26.06.2019, ore 15:45