Crotto Caurga di Chiavenna, pene severe per chi usa il telefono in classe
Dopo il periodo di sperimentazione (a questo punto definibile di “transizione”), sono state ufficialmente inserite nel regolamento d’istituto del “Crotto Caurga” di Chiavenna le nuove regole che prevedono il divieto di utilizzo del cellulare durante le lezioni.
La decisione, che fa parte del progetto “Unplugged”, aveva fatto molto discutere nei mesi scorsi, dividendo l’opinione pubblica tra i favorevoli alla scelta e i contrari. Ora, però, è ufficiale: è stata confermata la pena da uno a tre giorni di sospensione, con eventuale aggravamento in caso di recidiva.
Un progetto voluto dal preside. L’allontanamento degli studenti dai propri smartphone è sempre stata una ferma volontà del dirigente scolastico, Massimo Minnai, che ha fortemente voluto il progetto fino alla sua introduzione. Tra le motivazioni della drastica decisione, le segnalazioni di alcuni studenti che utilizzavano il cellulare nelle lezioni e la volontà di discostare gli alunni, almeno nella fascia mattutina, dalla tecnologia.
Come funziona il regolamento. Il regolamento, spiegato in un articolo odierno de "La Provincia di Sondrio", consta in tre norme. La prima vieta di utilizzare gli apparecchi telefonici nelle ore di lezione, ad eccezione di necessità a fini didattici.
Per questo motivo, sono state installate all’interno dell’istituto (in ogni aula) delle piccole cassette dove riporre i cellulari, successivamente chiuse a chiave (a loro volta, queste ultime sono custodite dagli alunni rappresentanti di ciascuna classe).
Gli orari in cui i telefoni rimarranno custoditi nelle cassette sono i seguenti: 8.00-11.50, 12.10-14, 14.30-16.30. Se è vero che nel primo intervallo non verrà ammesso l’utilizzo, il dirigente ha avuto una manica più larga per il secondo, a seguito delle proteste degli studenti.
Il secondo punto fondamentale del nuovo regolamento, voluto dagli studenti, riguarda invece gli insegnanti: nemmeno a loro sarà consentito l’utilizzo del dispositivo, se non per fini didattici, per la lettura di circolari e per la firma del registro.
Dal punto di vista delle sanzioni, di cui si parla nella terza norma, è prevista una nota disciplinare per lo studente, accompagnata da un’immediata sanzione disciplinare di un giorno di sospensione dalle attività scolastiche. Come già detto all’inizio dell’articolo, si prevedono pene più severe per i “recidivi”.
La scuola sarà inflessibile anche di fronte a chi dichiarasse il falso, ad esempio affermando di non aver portato il cellulare e venendo colto successivamente mentre lo sta utilizzando: in questo caso, sono ben 3 i giorni di sospensione previsti.
articolo dell'8.05.2019, ore 22:50
riferimenti da "La Provincia di Sondrio"
La decisione, che fa parte del progetto “Unplugged”, aveva fatto molto discutere nei mesi scorsi, dividendo l’opinione pubblica tra i favorevoli alla scelta e i contrari. Ora, però, è ufficiale: è stata confermata la pena da uno a tre giorni di sospensione, con eventuale aggravamento in caso di recidiva.
Un progetto voluto dal preside. L’allontanamento degli studenti dai propri smartphone è sempre stata una ferma volontà del dirigente scolastico, Massimo Minnai, che ha fortemente voluto il progetto fino alla sua introduzione. Tra le motivazioni della drastica decisione, le segnalazioni di alcuni studenti che utilizzavano il cellulare nelle lezioni e la volontà di discostare gli alunni, almeno nella fascia mattutina, dalla tecnologia.
Come funziona il regolamento. Il regolamento, spiegato in un articolo odierno de "La Provincia di Sondrio", consta in tre norme. La prima vieta di utilizzare gli apparecchi telefonici nelle ore di lezione, ad eccezione di necessità a fini didattici.
Per questo motivo, sono state installate all’interno dell’istituto (in ogni aula) delle piccole cassette dove riporre i cellulari, successivamente chiuse a chiave (a loro volta, queste ultime sono custodite dagli alunni rappresentanti di ciascuna classe).
Gli orari in cui i telefoni rimarranno custoditi nelle cassette sono i seguenti: 8.00-11.50, 12.10-14, 14.30-16.30. Se è vero che nel primo intervallo non verrà ammesso l’utilizzo, il dirigente ha avuto una manica più larga per il secondo, a seguito delle proteste degli studenti.
Il secondo punto fondamentale del nuovo regolamento, voluto dagli studenti, riguarda invece gli insegnanti: nemmeno a loro sarà consentito l’utilizzo del dispositivo, se non per fini didattici, per la lettura di circolari e per la firma del registro.
Dal punto di vista delle sanzioni, di cui si parla nella terza norma, è prevista una nota disciplinare per lo studente, accompagnata da un’immediata sanzione disciplinare di un giorno di sospensione dalle attività scolastiche. Come già detto all’inizio dell’articolo, si prevedono pene più severe per i “recidivi”.
La scuola sarà inflessibile anche di fronte a chi dichiarasse il falso, ad esempio affermando di non aver portato il cellulare e venendo colto successivamente mentre lo sta utilizzando: in questo caso, sono ben 3 i giorni di sospensione previsti.
articolo dell'8.05.2019, ore 22:50
riferimenti da "La Provincia di Sondrio"